Pistoia, capitale della cultura 2017

Sarà Pistoia la capitale della cultura 2017. La città italiana del Blues ha vinto la sua sfida con altre 8 città candidate: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni. A partire dal prossimo gennaio la città, nota ai più piccini per ospitare il Parco di Collodi, diventerà un laboratorio di creatività e innovazione.

La decisione è stata presa dalla Giuria di selezione presieduta da Marco Cammeli. L’esito è stato poi comunicato lo scorso 25 gennaio dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini.

Una scelta davvero importante per la città Toscana, spesso messa in ombra dalle vicine Firenze e Pisa ma, nonostante ciò, capace di sviluppare una propria identità culturale e territoriale oggi conosciuta e apprezzata nel mondo, grazie in particolar modo ad una tradizione vivaista senza eguali e a uno dei festival di blues più conosciuti nel panorama internazionale, il Pistoia Blues, che si tiene ogni anno nel mese di luglio.

Ci sono molte ragioni culturali che hanno contribuito alla candidatura di Pistoia come capitale della cultura 2017. La città toscana infatti non solo possiede numerosi musei comunali, archivi e biblioteche ma, negli ultimi anni ha saputo sviluppare un articolato programma di eventi e iniziative culturali. Accanto al già citato Pistoia Blues Festival, che ogni anno richiama migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, si possono annoverare alcuni interessanti appuntamenti come “Dialoghi sull’uomo”, un festival sull’antropologia contemporanea fatto di incontri, spettacoli, conferenze e dialoghi con antropologi, sociologi, filosofi, studiosi e ricercatori italiani e stranieri; oppure “Leggere la città”, rassegna sulle trasformazioni urbane dedicato alle piccole e medie città d‟Europa.

In occasione del grande evento, che ha portato alla città un milione di euro finanziati dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), la futura capitale della cultura 2017 si appresta a realizzare alcuni importanti obiettivi. Tra questi la riqualificazione dell’antico Ospedale del Ceppo, il restauro delle mura urbane per riportarle alla loro fruizione pubblica e renderle un polmone verde della città, lo sviluppo di percorsi ciclo-pedonali nel verde del centro storico e l’ampliamento e riqualificazione di Palazzo Fabroni, con il suo Centro di arti visive contemporanee. Nell’anno della capitale inoltre è già prevista una mostra sull’artista pistoiese Marino Marini, celebre per i suoi cavalli e cavalieri, che verrà realizzata con la Fondazione Guggenheim.

Tutti questi interventi andranno a valorizzare una città che, sebbene sia poco turistica, non per questo è meno ricca di fascino. Girando negli stretti vicoli che conservano ancora le antiche insegne e nelle viuzze secondarie dai nomi stravaganti ed evocativi, sarà facile restare sorpresi dal gran numero di chiese, palazzi e chiostri. Ma soprattutto non si potrà non restare a bocca aperta di fronte al suggestivo scenario offerto dalla Piazza del Duomo con la Cattedrale di San Zeno, il campanile romanico, il Battistero gotico di San Giovanni in corte. E ancora il Palazzo dei vescovi, Palazzo Pretorio che ospita il tribunale, e Palazzo del Comune. E per finire la caratteristica Piazza della Sala, chiamata dai pistoiesi semplicemente “la Sala”. Il luogo di ritrovo dove la gente si incontra nei tanti bar e locali tutto intorno, o semplicemente in piedi a fare due chiacchiere con gli amici.

Insomma, una città vivace, raffinata ed elegante, una città dalle mille sfumature capace di coniugare sacro e profano.

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Pubblicato da

Redazione

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